venerdì 13 febbraio 2015

Piccole cose meravigliose di Cheryl Strayed



Trama del libro Piccole cose meravigliose

A quanti capita di pensare: "Avrei tanto bisogno di parlare con qualcuno, chiedere un consiglio, trovare una persona che mi aiuti a far chiarezza, che mi risollevi un po' lo spirito"?
Cheryl Strayed, famosa autrice di Wild, ha ricoperto il ruolo di quel "qualcuno" per molte persone che, ignare della sua identità, si sono rivolte alla rubrica Dear Sugar, apparsa sul sito www.therumpus.net.
Piccole cose meravigliose, edito da Piemme, raccoglie una scelta di questi scambi intimi fra estranei intessuti di gioia e dolore, piccoli e grandi eventi che segnano la storia di ciascuno.

Cheryl oggi è una donna affermata, sposa e madre felice eppure la strada percorsa per giungere a questo traguardo non è sempre stata semplice, al contrario: ci sono stati gli anni burrascosi dell'adolescenza con la perdita della mamma a soli vent'anni. Il prezioso dono che Cheryl ha saputo accettare è stata la capacità di accogliere il dolore senza rinnegarlo cogliendone anche le sfumature dolci, ciò che di bello c'era, nonostante tutto. In Dear Sugar Cheryl condivide questo dono con chi le scrive e offre consigli spassionati a chi è in cerca di un punto di appoggio, una parola amica.
In Piccole cose meravigliose si trovano pagine colme di comprensione e umanità, calore e umorismo che offrono un faro di luce e speranza nel bel mezzo di un momento di buia tempesta. Anche quando tutto sembra ormai perso, la storia di un'altra persona ci mostra che c'è sempre ancora una speranza di rialzarsi, di risollevare lo sguardo, di sorridere di nuovo.
Cheryl ha riacceso questa speranza nella vita di chi ha incrociato la sua e questo libro che raccoglie tante storie vuole continuare a farlo.


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Un estratto del libro:

Caro Johnny,
l’ultima parola che mia madre mi ha detto è stata «amo».
Era così debole e malata e così fuori di sé da non riuscire
a dire «Ti», ma non importava. Quella parolina ha il potere
di reggere da sola.
Non ero con mia madre quando è morta. Non c’era
nessuno. È morta da sola in una stanza d’ospedale e per
anni è stato come se i tre quarti della mia interiorità fossero
congelati a causa di questo. Ho ripensato di continuo
alla serie di eventi e di scelte che mi impedirono di
essere accanto a mia madre nelle ultime ore della sua vita,
ma pensarci non è servito a niente, era solo un lungo tuffo
in un secchio di merda senza fondo.
Non sarei mai stata con mia madre quando è morta.
Non sarebbe mai più stata viva. L’ultima cosa che era accaduta
tra noi due sarebbe rimasta per sempre l’ultima
cosa.
Leggi il primo capitolo di Piccole cose meravigliose.


Chi è Cheryl Strayed

Vive a Portland in Oregon. Le sue storie e i suoi articoli sono stati pubblicati su The New York Times Magazine, The Washington Post Magazine, The Best American Essays.
Il suo precedente libro, Wild, pubblicato in Italia da Piemme, e Piccole cose meravigliose sono ai primi posti delle classifiche americane da mesi e sono stati tradotti in 28 lingue.

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